2 maggio 2013

UITILIZZO DEL DENARO CONTANTE per il pagamento di salari e stipendi


A seguito della riduzione della soglia per i trasferimenti di denaro contante non è più possibile effettuare pagamenti tra soggetti diversi in un’unica soluzione in contante di importo pari o superiore a € 1.000.
I trasferimenti eccedenti tale limite vanno eseguiti tramite intermediari abilitati (banche, Poste, ecc.)

Non sussiste alcun obbligo da parte del lavoratore di apertura di un conto corrente bancario o postale. Se il lavoratore non accetta il bonifico, il datore di lavoro può corrispondere la retribuzione mediante assegno bancario o postale
L’eventuale assegno bancario o circolare di importo pari o superiore a 1.000,00 € deve contenere l’indicazione del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. 
Resta fermo, che il datore di lavoro non è tenuto a riconoscere alcun permesso orario aggiuntivo  rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo applicato per il cambio dell’assegno. 

ESEMPI

- Non è ammissibile il pagamento di un salario in contanti ad esempio in quattro tranche di 200 euro : il contratto di lavoro fa riferimento normalmente all'importo mensile. 
Una ripartizione dei compensi in più rate non è prassi commerciale abituale e quindi deve considerarsi preclusa.

- È ammissibile pagare uno stipendio di euro 1.000 attraverso un anticipo in contanti di 700 euro ed un assegno bancario di 300: una parte del compenso viene erogata con strumento tracciabile.